Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/10553/75512
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dc.contributor.authorProietti, Elenaen_US
dc.date.accessioned2020-11-13T09:55:49Z-
dc.date.available2020-11-13T09:55:49Z-
dc.date.issued2016en_US
dc.identifier.issn1972-3431en_US
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/10553/75512-
dc.description.abstractNell’analisi che è stata proposta sul recepimento delle nuove direttive in materia di contratti pubblici, si è cercato di evidenziare le motivazioni alla base di alcune novità introdotte nel disegno di legge n. 1394-A, finalizzate alla realizzazione di una disciplina snella, chiara, efficace ed effettiva. Gli elementi analizzati non riguardano tutti espressamente la tutela ambientale ma alla tutela ambientale sono legati da rapporti di causa-effetto. Per fare un esempio, infatti, decidere che in fase di aggiudicazione venga preferito l’operatore economico in grado di assicurare la realizzazione di determinati requisiti energetici e poi non prevedere, in fase di esecuzione dell’appalto, controlli stringenti sull’esatto compimento degli stessi, vorrebbe dire arricchire da una parte la nuova disciplina di encomiabili intenti ma, dall’altra, svuotarla totalmente di capacità coercitiva. Per tali ragioni sono state affrontate quelle novità sulla disciplina degli appalti che, se correttamente realizzate, garantiranno un’implementazione significativa degli interventi a favore dell’ambiente. Tali novità riguardano, essenzialmente, l’obiettivo principale di semplificazione normativa del sistema accompagnata da una serie di strumenti essenziali alla sua realizzazione quali l’aumento della discrezionalità delle stazioni appaltanti e riduzione contestuale del numero delle stesse, il divieto di procedure derogatorie a quella ordinaria, la centralità del progetto, la limitazione dell’appalto integrato, la drastica riduzione delle variazioni in corso d’opera, le garanzie di effettività in ambito di partenariato pubblico privato e i poteri di controllo in capo all’ANAC.en_US
dc.languageitaen_US
dc.relation.ispartofGiustAmm.it (Roma)en_US
dc.sourceGiustamm.it: Rivista di Diritto Pubblico [ISSN 1972-3431], n. 2, p. 4-22en_US
dc.subject560507 Derecho públicoen_US
dc.subject.otherDirettive comunitarie 2014 sui contratti pubblicien_US
dc.subject.otherDisegno di legge n. 3194-A di adozione delle direttive comunitarieen_US
dc.subject.otherRequisito “ambientale” quale strumento di efficacia del sistemaen_US
dc.titleL’adozione delle nuove direttive sui contratti pubblici in Italiaen_US
dc.description.lastpage22en_US
dc.description.firstpage4en_US
dc.investigacionCiencias Sociales y Jurídicasen_US
dc.type2Artículoen_US
dc.utils.revisionen_US
dc.identifier.ulpgcNoen_US
dc.contributor.buulpgcBU-DERen_US
item.grantfulltextopen-
item.fulltextCon texto completo-
crisitem.author.deptGIR ECOAQUA: Turismo, ordenación del territorio y medio ambiente-
crisitem.author.deptIU de Investigación en Acuicultura Sostenible y Ec-
crisitem.author.deptDepartamento de Derecho Público-
crisitem.author.orcid0000-0002-1365-6645-
crisitem.author.parentorgIU de Investigación en Acuicultura Sostenible y Ec-
crisitem.author.fullNameProietti ,Elena-
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