Identificador persistente para citar o vincular este elemento: http://hdl.handle.net/10553/121934
Título: L’Inquisizione spagnola nelle isole Canarie: tracce di stregoneria africana (secoli XVI-XVIII)
Otros títulos: La Inquisición española en Canarias: huellas de brujería africana (siglos XVI-XVIII)
Autores/as: Geremia, Claudia Stella Valeria 
Director/a : Santana Pérez, Germán 
Verga Verga, Marcello
Clasificación UNESCO: 550404 Historia moderna
550501 Arqueología
550690 Historia de la iglesia
Palabras clave: Canarias
Aborígenes canarios
Fecha de publicación: 2023
Resumen: Al terzo piano di quello che anticamente era un convento e oggi è il Museo Canario di Las Palmas, tra scatole di varie dimensioni e pile di libri, si trova un’area adibita al deposito di alcuni resti archeologici: sono frammenti della storia di alcune pers one ridotte in schiavitù, provenienti dalla vicina terra africana. Alle sale inferiori del Museo si trovano invece alcuni resti che hanno avuto il privilegio di stare fuori da quei depositi a testimonianza di come le Isole Canarie fossero già abitate dai nativi, gli amazigh, prima dell’arrivo dei colonizzatori spagnoli. Aggirandosi per le sale, sorge spontaneo chiedersi cosa sia possibile conoscere di queste persone colonizzate e schiavizzate e cosa rimanga di loro ancora da scoprire. I resti materiali sono frammenti importanti, ma come ricostruirne il contesto? E come attingere alla dimensione culturale della vita di queste persone? In una stanza attigua a quelle delle esposizioni, nascosta all’occhio quasi sempre veloce dei visitatori, si trova l’antica b iblioteca. Questo spazio conserva i processi dell’Inquisizione spagnola, salvati eroicamente dal macero e messi a disposizione degli studiosi che intendano conoscere i vari aspetti della cultura delle Canarie della prima età moderna. Si tratta di 2.700 pro cessi e 18 volumi di testimonianze collegate a quegli stessi processi, di cui circa 300 a carico di donne ritenute “streghe” dagli inquisitori. Sebbene si tratti di informazioni raccolte in condizioni estreme, delazioni e confessioni estorte sotto tortura o durante giorni e mesi di prigionia, proprio i processi a carico di queste donne accusate di stregoneria, se scandagliati e indagati affondo, offrono la possibilità di ricostruire l’illusione la voce delle escluse, delle più debol o almeno ce ne danno i e allo stesso tempo, per la densità di informazioni che raccolgono, di comprendere il ruolo di quegli stessi oggetti che animano le sale e i magazzini del Museo Canario. Nei processi vengono descritte le pratiche rituali di alcune di queste donne e l’uso di alcuni oggetti durante tali pratiche.
Descripción: Programa de Doctorado en Territorio y Sociedad. Evolución Histórica de un Espacio Tricontinental (África, América y Europa) por la Universidad de La Laguna y la Universidad de Las Palmas de Gran Canaria
URI: http://hdl.handle.net/10553/121934
Colección:Tesis doctoral
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